Pubblichiamo volentieri il documento elaborato da MCE e Legambiente, sottoscritto da alcune associazioni.
Lo pubblichiamo volentieri perché condividiamo molti dei suoi contenuti, obiettivi, finalità.
Diciamo pure che se avessimo avuto il tempo e il modo di confrontarci fin dalla fase di impostazione, saremmo arrivati molto probabilmente a condividere un testo.
Poiché siamo estimatori storici del MCE, ci auguriamo di poter ristabilire una modalità di confronto e dialogo in grado di consentirci reciprocamente nuove opportunità di lavoro e impegno comune; impegno che comunque non viene certo meno. Ma non saremmo chiari se riducessimo tutto a una questione di metodo, che pure è molto importante; in realtà nel documento citato ci sono, per noi, zone d’ombra e alcuni limiti. Troppo debole, a nostro parere, l’impegno per aprire da subito uno spazio per l’infanzia prima della ripartenza a settembre. Noi insistiamo sulla nostra proposta del “cantiere”, aperta a tutte le forze del territorio, sempre che le condizioni sanitarie lo consentano.
Sulla valutazione, condividiamo l’impegno comune a chiedere la sospensione per quest’anno della valutazione decimale almeno nella scuola primaria, ma riteniamo altresì che anche la valutazione nella secondaria superiore debba avere un timbro formativo diverso dal passato perché la valutazione non potrà ignorare l’esperienza inedita di insegnanti e studenti di questi mesi. E sullo sfondo, occorre riaprire un dibattito a tutto campo sulla valutazione, per una nuova cultura della valutazione e dell’organizzazione del lavoro docente nella scuola tutta. Abbiamo evidenziato tutto ciò in un documento dell’Ufficio di presidenza.
Troppo parziale l’analisi sulla formazione e le politiche dell’aggiornamento e troppo rituale, sempre a nostro parere, il richiamo agli organi collegiali. In realtà occorre aprire una nuova stagione dell’autonomia e in quel contesto dei processi di partecipazione, gestione sociale e governo del territorio della scuola. E infine andrebbero affrontati alcuni temi per noi molto rilevanti: l’educazione degli adulti, la formazione permanente e continua e un forte impulso alla ricerca di base e al suo rapporto con l’istruzione.
Motivi che non disegnano conflitti o inconciliabilità, ma solo terreni nuovi di dialogo e di confronto, sui quali, ne siamo certi, il confronto con MCE e le altre associazioni, non mancherà di dare esiti positivi.
Ufficio di presidenza nazionale
Associazione Proteo Fare Sapere
Il documento Una scuola grande come il mondo è consultabile in allegato.