Ci sembra opportuno e utile scrivere questa comunicazione per informare riguardo la vicenda del RAV INFANZIA e alle modalità con le quali sta prendendo avvio la cosiddetta sperimentazione da parte dell’INVALSI.
Mentre INVALSI procedeva alla consultazione avvenuta tra il primo e il 16 settembre 2016, Proteo Fare Sapere, Zeroseiup, Università di Pavia hanno organizzato una formazione residenziale a Milano con lo scopo di “mettere alla prova” lo strumento del RAV INFANZIA. La formazione ha visto protagonisti 40 insegnanti di scuola dell’infanzia, provenienti da tutta Italia appartenenti a scuola statale, comunale, paritaria. Il rapporto di questo lavoro è pubblicato in: Q 7 Il RAV INFANZIA come dispositivo riflessivo. Una ricerca-formazione con insegnanti e coordinatori di scuola dell’infanzia. A cura di Anna Bondioli, Donatella Savio con la collaborazione di Claudia Lichene e Matteo Morandi, Edizioni Zeroseiup.
Il lavoro di formazione che è stato fatto ci consegna delle informazioni utili: lo strumento RAV INFANZIA può essere un buon aiuto per riflettere sull’azione educativa finalizzata a sostenere consapevolmente e costantemente il processo di miglioramento dell’offerta formativa a condizione che sia supportato da una specifica formazione di accompagnamento. Proprio per questo abbiamo puntualmente tenuti informati sia il Miur sia l’Invalsi del lavoro fatto e degli esiti raccolti, sostenendo la necessità di estendere in modo organizzato a quante più scuole possibile una esperienza analoga supportandola con un progetto nazionale che ripercorresse le orme di apprezzate sperimentazioni quali ASCANIO e ALICE.
Il 4 aprile scorso il Miur, con la nota 5837, ha informato TUTTE LE SCUOLE DELL’INFANZIA (statali, comunali, paritarie) sull’avvio della Sperimentazione relativa al documento di autovalutazione. La Nota ministeriale sottolinea che l’INVALSI avrebbe gestito l’intera operazione ma faceva rilevare, anche, aspetti piuttosto generici e poco chiari su tempi, modalità con le quali le scuole avrebbero potuto partecipare e sugli strumenti di cui l’INVALSI intende avvalersi (si parla di questionari per la raccolta dati che, ad oggi, non sono stati resi disponibili alle scuole).
Il giorno 11 maggio si è svolto al Miur un incontro per presentare la proposta dell'INVALSI di sperimentazione dello Strumento RAV INFANZIA. In concomitanza si svolgeva a Palermo il Convegno nazionale del GRUPPO NIDI e INFANZIA e molti degli invitati al seminario erano impegnati in questo convegno. Ciò nonostante, proprio perché la questione sta a cuore, in quanto si ritiene che la scuola dell'infanzia abbia bisogno di essere valorizzata per il lavoro che sta già facendo e sostenuta ulteriormente per poter essere con sempre maggiori competenze l'anello di congiunzione tra il sistema dei nidi e dei servizi educativi e il primo ciclo data la sua funzione strategica prevista D.lgs 65/2017, si è fatto in modo che la richiesta di estendere in modo organizzato a quante più scuole possibile una esperienza di RICERCA-FORMAZIONE analoga al “modello ALICE” potesse essere comunque rappresentata.
La Presidente dell’INVALSI prof.ssa Ajello durante l’incontro ha più volte precisato che il lavoro proposto dall’Istituto NON E’ UNA SPERIMENTAZIONE, ma UNA VALIDAZIONE dello strumento RAV INFANZIA. Proprio a seguito di questa puntualizzazione sono state
richieste alcune precisazioni all’INVALSI:
-chiarire come avveniva la campionatura delle scuole e quindi come sarebbero state scelte
- chiarire che cosa verrà richiesto di fare alle scuole
- chiarire quale ruolo avranno quelle che si “autocandideranno”
-far conoscere, prima di procedere alle candidature, la metodologia proposta e gli strumenti che le scuole saranno chiamate a compilare (l’azione del”compilare” è lontana dalla nostra vision, tuttavia è utilizzata sia da MIUR che da INVALSI)
- tener conto di un aspetto importante emerso dalla consultazione del 2016: il bisogno di formazione sia dal punto di vista dei diversi temi proposti nel documento RAV INFANZIA, sia sul piano di una formazione alla valutazione e all’ autovalutazione con la messa a punto di indicatori che si radichino fortemente nella cultura della scuola dell’infanzia.
Poiché in sede di incontro non tutte le richieste di precisazioni hanno avuto risposta si è ritenuto necessario scrivere sia al Direttore degli ordinamenti presso il MIUR dott.ssa Palermo sia alla Presidente dell’INVALSI reiterando le richieste di cui sopra. Nella seconda decade di maggio, alcune scuole (tramite comunicazione al Dirigente Scolastico e/o al Coordinatore) hanno ricevuto mail nelle quali venivano informate di essere state scelte per partecipare alla Sperimentazione del RAV senza essere informate adeguatamente rispetto ciò che sarà loro richiesto e offrendo 500 euro lordi a coloro che avessero deciso di partecipare. Anche per questo, dunque, ci è sembrato indispensabile chiedere chiarimenti perché, in questa situazione ancora piuttosto confusa diventa fondamentale assumerci l’impegno di diffondere e scambiare informazioni rispetto a quanto sta accadendo per avere il quadro più aggiornato possibile e permetterci di fare un lavoro coordinato che non può che andare a vantaggio della professionalità dell’insegnante e del benessere dei bambini, oltreché chiedere all’unisono che MIUR e INVALSI non creino condizioni di confusione tanto da vanificare sul nascere una concreta opportunità di crescita per tutta la scuola dell’infanzia.
In data 30 Maggio la Presidente dell’INVALSI ha risposto. I contenuti della lettera fanno registrare con soddisfazione l’intenzione a far chiarezza: l’INVALSI non attiverà sperimentazione ma farà un lavoro atto a validare lo strumento e ribadisce che non è suo compito far formazione. E il Miur? Ufficialmente non si sa nulla! E pensare che si era chiesta trasparenza e chiarezza nei confronti delle scuole. Visionando il sito SNV al quale si accede dal sito del MIUR, ci sono i rimandi al sito dell’INVALSI / INFANZIA.
Il giorno 12 giugno è apparsa una notizia, anzi due: le scuole selezionate avevano altri due giorni di tempo per accettare di partecipare e per le scuole che desideravano autocandidarsi si è aperta una finestra attiva dalle 13 del giorno 13 fino alle 15 del giorno 15 giugno.
Non abbiamo ancora chiaro però come procederanno e questo non deve rimanere “un segreto”. Alcune insegnanti hanno chiesto informazioni ad Invalsi e MIUR e la risposta ad alcune è arrivata da INVALSI. Abbiamo il dovere di chiedere e il diritto di sapere. In primis chiediamo SE E COME le scuole che hanno scelto di autocandidarsi potranno avere un supporto qualificato e questa richiesta abbiamo capito che va fatta con nettezza al MIUR che, però, al momento non risponde.
Il tema della autovalutazione è un tema delicato in sé, per la scuola dell’infanzia lo è maggiormente. E pensare che rivendicavamo sul tema del RAV INFANZIA una sperimentazione sul modello di ASCANIO e ALICE in modo da coinvolgere costruttivamente e in modo partecipato quante più scuole possibili! La nostra richiesta è, ovviamente, confermata.