Con colpevole e notevole ritardo il MIUR ha finalmente predisposto il Regolamento in base al quale sarà emanato il bando del nuovo concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici.
Il 14 giugno il testo del Regolamento è stato trasmesso al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per un parere non dovuto ma ritenuto importante visto che il CSPI è organo di supporto tecnico scientifico del Ministro. Non è stato ritenuto utile invece da parte dei responsabili del MIUR un incontro di informativa con le organizzazioni sindacali: un confronto con chi nella scuola opera e che rappresenta l’area V della dirigenza scolastica avrebbe potuto evitare errori e/o contraddizioni nel prossimo bando.
Il Regolamento dopo il parere del CSPI passerà al vaglio del Consiglio di Stato e successivamente potrà essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. È pertanto molto probabile che entro il prossimo autunno sia pubblicato il tanto atteso bando.
Si ricorda che il bando per il reclutamento dei dirigenti scolastici avrebbe dovuto essere emanato entro il 31 dicembre 2014, termine che col decreto mille proroghe era stato spostato al 31 marzo 2015; da quella data però era calato il più assoluto silenzio sul bando, salvo il comma della legge di stabilità per il 2016 (comma 217 Legge 208 del 28 dicembre 2015) che riassegnava al MIUR il compito di organizzare la procedura concorsuale.
Sull’indifferenza del MIUR e del Governo riguardo alla funzionalità delle scuole, più volte siamo intervenuti chiedendo l’immediata emanazione del bando di concorso, sia per i dirigenti scolastici sia per i Direttori SGA, e denunciando l’insostenibile numero di istituzioni scolastiche date in reggenza.
Rispetto alle versioni illustrate negli incontri di informativa del 29 dicembre 2014 e 30 marzo 2015il Regolamento contiene molte novità. Prevede che il concorso sia articolato in tre fasi:
Saranno messi a concorso tutti i posti che risultino vacanti e disponibili alla data di indizione del concorso ed i posti che si rendano vacanti e disponibili nel triennio successivo.Alla frequenza del corso di formazione dirigenziale saranno ammessi candidati nella percentuale del 20% in più rispetto al numero dei posti
Requisiti di ammissione al concorso: laurea magistrale, specialistica, o conseguita col previgente ordinamento; servizio non inferiore a 60 mesi, anche non continuativi, incluso quello svolto con contratti a tempo determinato, maturato nelle istituzioni scolastiche ed educative del sistema nazionale di istruzione.
Nella domanda di partecipazione dovranno essere indicati l’ordine di preferenza tra le regioni, per l’individuazione della sede del corso di formazione dirigenziale e della scuola dove svolgere il tirocinio, e la lingua straniera scelta.
Prova preselettiva nazionale: 50 quesiti a risposta multipla mediante l’ausilio di sistemi informatizzati; il punteggio è restituito al termine della prova. Alla prova scritta sarà ammesso un numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti disponibili per il corso di formazione.
Prova scritta: 5 domande a risposta aperta sulle materie dell’art. 10; una delle 5 domande è formulata e svolta nella lingua straniera scelta dal candidato.
Prova orale: colloquio sulle materie d’esame dell’art.10; verifica della conoscenza dell’informatica; verifica della conoscenza della lingua prescelta. Supereranno la prova scritta e la prova orale icandidati che avranno ottenuto sia per una che per l’altra prova il punteggio pari o superiore a 70.
Valutazione dei titoli: punteggio non superiore a 30 punti da riconoscere solo ai candidati che hanno superato la prova scritta e la prova orale.
I candidati che superano le prove scritta e orale sono inseriti nella graduatoria generale di merito per l’accesso al corso di formazione. Un Comitato Tecnico Scientifico istituito con decreto del Ministro predisporrà i quesiti della prova preselettiva e i quesiti della prova scritta. Nel primo concorso, una quota non superiore al 5% sarà riservata ai soggetti dell’art. 1 comma 2 ter del Dl 58/2014.
Il corso di formazione dirigenziale, per quanti hanno superato le prove scritta e orale e sono stati inseriti nella graduatoria generale di merito nazionale, può essere organizzato a livello regionale; durerà 4 mesi, di cui non più di 2 anche a distanza.
Tutti i candidati che abbiano frequentato con profitto il corso di formazione dirigenziale (con punteggio in centesimi attribuito dalla Commissione), saranno ammessi al tirocinio, della durata di 4 mesi, presso scuole individuate dall’USR.
I candidati che terminano il tirocinio e superano il colloquio finale sono inseriti nella graduatoria generale di merito, che comprende i vincitori pari al numero di posti messi a concorso.
Il concorso prefigurato dal Regolamento sembra una continua corsa ad ostacoli.
L’articolazione del corso di formazione e del tirocinio (4 mesi più 4 mesi) non consentirà l’entrata in ruolo per il 2017-2018 dei futuri dirigenti scolastici con la conseguenza di un numero altissimo di reggenze per i prossimi 2 anni scolastici e con aggravio di lavoro per tantissimi dirigenti scolastici che oltre alla propria scuola dovranno mandare avanti anche la/le scuola/scuole affidate in reggenza.