Proteo Fare Sapere esprime stupore e preoccupazione per l’opera di disinformazione a cui si sta assistendo in merito alla ricerca sui giovani gender dell’Università Roma Tre.
L’Università in questione – che gode di una solida reputazione scientifica – ha chiarito in una nota stampa che si tratta di “uno studio scientifico di natura qualitativa sul benessere di bambini/e e ragazzi/e con un’espressione e/o identità di genere non normativa clinicamente riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’obiettivo della ricerca è quello di comprendere meglio il loro vissuto emotivo e come si relazionano nel contesto familiare e scolastico, con l’intento di salvaguardare i diritti dei minori.”.
Ha inoltre specificato che “Il progetto avviato dall’Università Roma Tre, in collaborazione con altre sedi universitarie, non ha ricevuto finanziamenti ed è stato approvato dalla Commissione Etica di Ateneo, che ha verificato che nella ricerca i partecipanti alla ricerca siano tutelati e che siano rispettati i criteri di correttezza scientifica. Essa ha come obiettivo primario quello di ampliare la conoscenza rispetto al vissuto delle giovani persone con identità di genere non normativa”.
Aggiungendo, infine, che “Durante l’incontro verrà effettuata una rilevazione delle narrazioni spontanee dei minori, tra i 7 e i 14 anni, con la presenza dei genitori. Il Comitato Etico dell'Università Roma Tre ha valutato […] che non vi è alcuna violazione dei diritti dei partecipanti e delle partecipanti. Le 7 famiglie, che hanno scelto volontariamente di partecipare, svolgono già da tempo attività di questo tipo all'interno di un'associazione e i ricercatori intendono unicamente raccogliere le loro storie.”.
L’approvazione del Comitato etico e la partecipazione volontaria e consapevole da parte delle famiglie sono garanzie della correttezza deontologica dell’operato di Roma Tre. L’articolo 9 della Costituzione stabilisce che “La Repubblica promuove lo sviluppo della ricerca scientifica”, e l’articolo 33 sancisce che “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.”. La libertà della ricerca – fatti salvi i vincoli deontologici a cui essa è soggetta (e il cui rispetto è stato in questo caso riconosciuto dal Comitato etico) – rappresenta un principio della Costituzione e un valore di un Paese democratico. La campagna di disinformazione in atto si traduce in una compressione di tale libertà. Proteo Fare Sapere manifesta il proprio turbamento e la propria preoccupazione, ed esprime la propria piena solidarietà ai ricercatori, alla direttrice del Dipartimento e al rettore dell’Università Roma Tre.
L’Ufficio di Presidenza nazionale di Proteo Fare Sapere