DAL CONSIGLIO NAZIONALE DI PROTEO FARE SAPERE DEL 17 MAGGIO 2022
Consiglio nazionale del 17 maggio 2022
Sintesi della presentazione
di Doriano Bizzarri
Questa seduta del Consiglio nazionale ha come odg: “Approfondimenti sul decreto legge 36 del 2022, con particolare riferimento agli articoli 44, 45, 46 e 47 che riguardano l’istruzione”.
Vi informo che sono già usciti due contributi molto interessanti pubblicati anche sul nostro sito: uno è di Gennaro Lopez, coordinatore del gruppo del Comitato Tecnico Scientifico sulla Formazione Iniziale, dal titolo “La formazione iniziale dei docenti di scuola secondaria: aprire una fase di progettazione”; l’altro contributo che ritengo molto importante è delle quattro associazioni, AIMC, CIDI, MCE e Proteo Fare Sapere, che spesso lavorano insieme avendo gli stessi obiettivi, dal titolo “Inefficaci e autoritarie le scelte del decreto-legge 36/2022”.
Il 12 maggio come FONADDS (per chi non lo conoscesse è l’insieme di 13 associazioni professionali che dovrebbero di norma essere consultate dal MI) abbiamo avuto un incontro con i funzionari del ministero. In questa occasione abbiamo ribadito l’importanza del coinvolgimento delle associazioni fin dall'inizio nella formulazione di una proposta e che non accada, come in questo caso, che vengano sentite solo dopo la conclusione dei lavori.
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Sintesi del Decreto-Legge n. 36 del 30 aprile 2022
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.100 del 30 aprile 2022
di Monica Fontana
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Il Decreto Legge n. 36 del 30 aprile 2022
Le modifiche al dlgs 165/2001 sui concorsi pubblici e sul codice di comportamento dei pubblici dipendenti
PNRR e scuola
di Gianni Carlini
Vedi allegato
Il confronto sociale è una ricchezza e contribuisce all’efficacia dei provvedimenti.
Assurdo che il governo prosegua sulla strada della decretazione
di Alessandro Rapezzi
Riteniamo importante aggiungere alcune riflessioni di parte sindacale a quelle di natura professionale sul DL 36/2022 che Proteo Fare Sapere sta promuovendo.
Le forze sociali tradizionalmente sono portatrici dei problemi quotidiani che ci sono sui luoghi di lavoro a partire dal mondo della scuola: il lavoro quotidiano, la complessità dei processi di apprendimento, il bisogno di coniugare obiettivi alti con la praticità e la concretezza dell'esperienza è il contenuto di ciò che i sindacati scuola portano ai tavoli di confronto. A questo proposito è utile ricordare che il 5-6-7 aprile 2022 i lavoratori della scuola hanno eletto i loro nuovi rappresentanti sindacali ed hanno confermato la fiducia alle OO.SS.: oltre il 71% del personale della scuola ha partecipato al voto (parliamo di almeno 900.000 lavoratori) dando fiducia alle organizzazioni sindacali rappresentative. Nei giorni immediatamente successivi il Governo comincia a far girare bozze del decreto per pubblicarlo in G.U. il 30 aprile 2022: il testo del decreto norma in maniera pesante materie tipicamente contrattuali come la formazione, l’incentivazione, l’orario di lavoro, l’uso di risorse già allocate alla scuola.
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Consiglio nazionale del 17 maggio 2022
Sintesi delle conclusioni
di Dario Missaglia
Questo Paese sta attraversando una fase durissima, dove la politica presenta un segno autoritario determinato da contingenze e situazioni del tutto imprevedibili: noi ci ritroviamo con un piano di risorse, per il nostro paese, imponente, che è vincolato a procedure che sono durissime in termini di rispetto dei tempi, al punto che il Parlamento è quasi “un osservatore” delle decisioni politiche. Quando può, esso riesce a mandare qualche indicazione, qualche suggerimento ma nulla di più. Sembra quasi di percepire una sorta di consapevolezza che questo è il momento per non perdere un'opportunità economico-finanziaria che cade in una fase in cui, se la guerra continuerà, si acuirà una condizione di crisi economico-sociale devastante. Credo anche che si manifesta con chiarezza una crisi del pensiero politico riformatore, ma questa analisi richiederebbe un approfondimento specifico.
Questo è in sintesi, il contesto che spiega molte cose e credo anche orienti il nostro comportamento e le nostre scelte; per cui è vero che c'è una deriva autoritaria e a me preoccupa perché quando le derive autoritarie si prolungano nel tempo, prendono forma, diventano un comportamento, rischiano di andare oltre la contingenza straordinaria che le ha generate: questo è il rischio molto alto che deve essere contrastato proprio dalla iniziativa politica e culturale, dalla presenza nella società civile. Aggiungo che questa difficoltà che riguarda la fase è accresciuta anche da un’evidente crisi della politica riformatrice, la pochezza delle proposte concrete sul terreno delle questioni che dobbiamo affrontare. L'atteggiamento nei confronti del Governo rischia di essere solo difensivo, aprendo a un rischio ancor più grave di passività che può senz’altro manifestarsi anche come atteggiamento di "disinteresse”. Non so se questa sia la risposta compiuta al problema che Alvise Scarpa segnalava, ma certo è che se una forza in campo non è in grado, mentre contesta e contrasta una politica del Governo, di indicare soluzioni praticabili, percorribili, discusse e condivise con i lavoratori, il rischio del tirarsi indietro e dell’estraniarsi nella passività è un rischio alto.
Quindi se vogliamo contenere questo rischio se non scongiurarlo del tutto, l'importante è essere tra le persone, portare la discussione.
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Vedi anche
Formazione iniziale dei docenti di scuola secondaria: aprire una fase di progettazione
di Gennaro Lopez
www.proteofaresapere.it/site/seminari/articoli-studi-ricerche-conferenza-nazionale-programma-proteo-sapere
Vedi anche in allegato
Contributo dell’Ufficio di Presidenza dell’Associazione Proteo Fare Sapere in relazione alla conversione in legge del Decreto-Legge n. 36 del 30 aprile 2022