Commento al documento "Orientamenti pedagogici sui LEAD: legami educativi a distanza un modo diverso per fare nido e scuola dell'infanzia", a cura della Commissione Infanzia Sistema integrato Zero-sei (D.lgs. 65/2017), coordinata da Giancarlo Cerini.
Legami Educativi a Distanza è, secondo me, buona base di input pedagogici per affrontare l'attuale emergenza di distanziamento fisico con interessanti spunti per far riflettere educatori e insegnanti di servizi educativi e scuole dell'infanzia, offrendo prospettive utili di riflessione anche per insegnanti del primo ciclo. È un documento che ha, tra gli altri, lo scopo di mettere in guardia da una DAD sterile e "fredda", se non sa tenere in conto la "vicinanza" che deve mantenere e mette in luce la necessità di rinsaldare il patto educativo tra insegnanti, educatori e genitori. In questo sintetico commento preme rilevare come gli estensori si siano fatti carico di indicare suggerimenti per una netiquette indispensabile per stabilire contatti virtuali, assumendo l'impegno di "non lasciare indietro nessuno". E tutto ciò nella consapevolezza che la DAD, unica opportunità per contrastare il rischio di perdere tutti i contatti tra i soggetti che fanno riferimento al mondo dell'educazione e dell'istruzione, ha rivelato subito limiti significativi per tutti, limiti che si sono fortemente amplificati nella fascia di età 0-6 anni, quando si è usata in modo un po’ troppo impulsivo, soprattutto all'inizio del distanziamento. È questo un aspetto che meritava ulteriore approfondimento anche per rimettere a valore, alla riapertura, alcuni principi cardine dell'educazione 0-6 che solo l'interazione diretta con i bambini può garantire.
Il documento conclude con brevi ma incisivi cenni alla valutazione e in particolare all'autovalutazione da parte degli operatori, proponendo loro di chiedersi se le azioni che hanno messo in essere "hanno funzionato" e se no, perché. Tutto ciò, si afferma nel documento "può costituire una buona occasione per ripensare alla didattica tradizionale, al perché si fa in sezione quello che si fa, al come si propongono le attività, a quale progettualità c'è alla base, a quanta condivisione si fa all'interno del team/equipe e con i genitori".
Con la pubblicazione integrale del documento, Proteo Fare Sapere propone di aprire un dibattito e promuovere iniziative (online) di approfondimento e confronto con insegnanti ed educatori che in questa fase si sono impegnati, con i mezzi e le conoscenze che avevano, a tenere vivi quei legami educativi che avevano costruito o iniziato a costruire in presenza e che, come da troppo tempo accade, finora sono stati lasciati troppo soli a fare i conti con le paure, le preoccupazioni e, purtroppo anche i lutti che la fase ha fatto loro incontrare. Affrontare questi temi, tanto complessi quanto delicati, e farsene carico sul piano della formazione significa iniziare concretamente a lavorare per la riapertura.