A cura di Donatella Gertosio
Nel periodo da marzo a giugno 2022, ho avuto l’opportunità di partecipare al Progetto: “Formazione sulla nuova valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria”, coordinato dal Liceo Marinelli di Udine con il dirigente scolastico Stefano Stefanel, rivolto a un gruppo di docenti di tutta l’Italia individuati attraverso un apposito bando di selezione per titoli ed esperienze.
A questa prima azione, è seguita la formazione di un secondo gruppo di formatori e, nel presente anno scolastico, a partire dal 14 novembre 2022, tali docenti sono stati coinvolti in una fase di accompagnamento che prevede incontri di supervisione e approfondimento di supporto al ruolo e alle azioni dei formatori.
La formazione è stata condotta da alcuni esperti del gruppo di lavoro ministeriale [1] che ha stilato il documento “Linee guida per la valutazione” in accompagnamento all’O.M. 172 del 2020, tra cui Elisabetta Nigris, docente dell’Università La Bicocca di Milano, componente del comitato scientifico, in collaborazione con le ricercatrici di INDIRE che hanno svolto attività di tutoraggio nelle attività di gruppo.
L’obiettivo del percorso sono state la costituzione e la formazione di un gruppo di formatori che possano accompagnare i colleghi e le scuole nel profondo processo innovativo che viene richiesto dalle Linee guida: non si tratta di una semplice trasposizione linguistica (passaggio dal voto al livello), ma alle scuole viene richiesto un cambiamento sostanziale che mette in gioco l’intero processo di progettazione e valutazione.
Pertanto, progettare un piano di formazione sistematico sul territorio nazionale che accompagni un cambiamento nella scuola, non è un’ operazione scontata e richiede l’impegno di tutto il sistema scolastico.
È in questo contesto che si inserisce il ruolo cruciale dei docenti formatori: in quanto facilitatori della formazione, parteciperanno ai percorsi nelle scuole a fianco dei docenti e degli istituti che, dall’introduzione dell’O.M., si stanno mobilitando per la revisione del curriculum e che stanno lavorando in modo sperimentale cercando di rivedere l’intero approccio didattico.
Infatti la valutazione formativa, già introdotta dalla L.517/77, ben delineata nel testo I.N. 2012, trova il suo compimento nelle nuove Linee Guida¹ richiede ai docenti di ripensare il rapporto insegnamento/apprendimento e di riflettere sugli articolati processi sottostanti. Non trattandosi si un’azione finale, come può avvenire per la valutazione sommativa, per la valutazione descrittiva, diventa cruciale l’utilizzo di strumenti di professionalità quali l’osservazione, la progettazione, la documentazione, la valutazione, che dialogano in un processo che non è univoco o lineare.
Si tratta dunque, di cogliere l’accezione della valutazione intesa per promuovere gli apprendimenti: è un’azione a sostegno di percorso di tutti e ciascuno che implica il passaggio da una valutazione degli apprendimenti a una valutazione per l’apprendimento.
A conclusione della prima fase del percorso infatti, il 2 agosto 2022, è stato pubblicato un elenco dei formatori suddiviso per regioni che doveva essere inviato dagli Uffici Scolastici regionali ai singoli istituti.
Tuttavia, soltanto a febbraio 2023 è stata data completa diffusione in tutte le regioni e pertanto, nel presente anno scolastico, in molti istituti non sono stati avviati percorsi formativi sulla nuova valutazione che pur rimane una delle priorità individuate nel piano nazionale di formazione dei docenti a.s. 2022-23² come esplicitato dalla specifica nota.
Tale nota richiamando la necessità di potenziare la formazione in servizio come elemento di sviluppo dell’intero sistema educativo, con l’obiettivo di migliorare gli esiti di apprendimento degli studenti, indica alcune strategie tra cui: “favorire un processo di riflessione sulle diverse fasi della progettazione, del monitoraggio e della valutazione dei percorsi educativo -didattici realizzati”.
È proprio il sostegno al processo riflessivo l’ambito in cui i docenti formatori, che hanno beneficiato di un percorso formativo di alto livello, potranno sostenere il processo di cambiamento se saranno messi in condizione di essere operativi in modo capillare.
Va evidenziato infatti, che l’esistenza di questa preziosa rete di risorse umane a livello nazionale, per essere resa operativa su tutti i territori, vada sostenuta attraverso i canali del sistema di istruzione e delle associazioni professionali.
Accompagnando e sostenendo i percorsi sperimentali e la riflessione nei territori, l’Ordinanza Ministeriale potrà tradursi operativamente elevando la qualità del rapporto insegnamento/apprendimento nella scuola primaria e innescando un processo di contaminazione dell’intero sistema di istruzione oltre la scuola di base.
[¹] Linee guida O. M. n.172 del 4/12/2020
[²] Nota ministeriale AOODGPER prot.45575/2022, avente per oggetto Piano nazionale formazione docenti a.s.2022-23