Associazione professionale Proteo Fare Sapere
24 luglio 2024 Nazionale

L'educatore nei servizi educativi per l'infanzia

di Giovanna Zunino, coordinatrice del Gruppo di lavoro “Infanzia” del Cts Proteo Fare Sapere


Presentazione di Massimo Baldacci,
presidente nazionale Proteo Fare Sapere

L’articolo 4 della legge 55 del 15 aprile 2024 impone agli educatori dei servizi educativi per l’infanzia, quale requisito per l’esercizio della professione, l’iscrizione al costituendo albo degli educatori socio-pedagogici. La Flc Cgil ha già fatto uscire un comunicato in cui si chiede che “la figura dell’educatore nei servizi educativi per l’infanzia sia esclusa dall’albo degli educatori socio-pedagogici e che invece sia rilanciato il percorso di integrazione del sistema zero-sei come previsto dal decreto legislativo 65/17”. Ci uniamo a questa richiesta. Ovviamente, non si tratta di delegittimare l’albo degli educatori socio-pedagogici (importante per tutelare le figure che lavorano sul territorio, nelle cooperative ecc.), ma di evitarne l’indebita estensione a quanti – come gli educatori degli asili nido – lavorano come personale dipendente avendo vinto un concorso pubblico.

A questo proposito pubblichiamo un intervento di Giovanna Zunino.

Massimo Baldacci
Presidente nazionale Proteo Fare Sapere

 

La recente Legge 15 aprile 2024, n.55, avente per oggetto: “Disposizioni in materia di ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione dei relativi albi professionali”, prevede anche per gli educatori dei servizi educativi per l’infanzia, quale requisito per l’esercizio della professione, l’obbligo dell’iscrizione all’albo degli educatori socio-pedagogici.
Ci uniamo a quanti hanno già espresso in queste ore preoccupazioni e perplessità a partire dal metodo e dai tempi rapidissimi di approvazione della legge, senza ricercare il necessario coinvolgimento per ottenere un risultato condiviso e utile per l'intera comunità. Inoltre – come se non bastasse  è stata posta come prima scadenza per l'iscrizione all’albo la data del 6 di agosto, generando tra le lavoratrici e i lavoratori molta confusione e preoccupazioni.

Nel merito della questione si è convinti – come già sottolineato anche da Flc Cgil  che questa disposizione di legge assume
un profilo di particolare gravità perché interrompe il percorso virtuoso avviato con il decreto legislativo n. 65 del 2017 per la costituzione del sistema integrato zero-sei, allontanando gli educatori degli asili nido dal sistema dell’istruzione e confondendone il ruolo all’interno di un Ordine composto da figure professionali molto diverse tra loro.

Non solo preoccupano le possibili ricadute occupazionali e le difficoltà che avranno i servizi educativi a reperire il personale per l’apertura dei nidi d’infanzia, ma altrettanto preoccupa il fatto che questa nuova situazione possa precludere, o comunque rendere ancor più complessa la gestione della costruzione di quel dialogo tra professionalità che abbracciano
il sistema integrato 0 6 anni. Dialogo e confronto che incomincia a trovare sostanza in percorsi di formazione congiunti tra figure professionali che compongono tale sistema, trovando nei coordinamenti pedagogici territoriali uno degli strumenti fondamentali per l’auspicata integrazione sul territorio tra servizi educativi e percorsi di istruzione qualificati che l’Associazione Proteo Fare Sapere sostiene convintamente.

Per quanto sopra motivato, ci si unisce a quanti hanno fatto appello a tutti i soggetti politici e istituzionali competenti richiamandoli ad intervenire tempestivamente affinché la figura dell’educatore nei servizi educativi per l’infanzia, così come descritta nell’art.4 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, sia stralciata dalla legge 55/2024.

Giovanna Zunino
Coordinatrice del Gruppo di lavoro “Infanzia” del Cts Proteo Fare Sapere